COS’ E’ LA TRICOLOGIA?
La visita tricologica è una fase fondamentale nel percorso di un paziente, l’obiettivo è quello di individuare anomalie che interessano il cuoio capelluto e i capelli. Solitamente la figura professionale idonea a ricoprire questo compito è il dermatologo tricologo, capace di rilevare e curare le patologie del cuoio capelluto.
Nella maggior parte dei casi i pazienti che si rivolgono al tricologo sono soggetti che hano un inappropriato stile di vita, con mancanza di riposo, avvezzi a cattive abitudini alimentari, che hanno adoperato per lungo tempo prodotti igienici inadeguati o affetti da patologie mediche gravi. Per cui il tricologo di solito riscontra una alta percentuale di pazienti con problemi di cute e capelli secchi, cute e capelli grassi, forfora, dermatite seborroica, follicolite, psoriasi e alopecia. Attraverso la visita tricologica il dermatologo potrà valutare le anomalie della cute che possono essere alla base della caduta dei capelli, per poi prescrivere la giusta terapia da seguire. La visita tricologica viene effettuata per mezzo di un esame microscopico dei capelli e del cuoio capelluto.
Fasi della visita tricologica
La visita tricologica si compone di diverse fasi, innanzitutto grazie ad un colloquio conoscitivo il tricologo compila una scheda informativa che riguarda la storia clinica del paziente e dei suoi familiari. Nello schedario vengono raccolti dati riguardo le abitudini generali del paziente, successivamente inizia una fase di test del capello in modo da identificare le cause che hanno comportato lo sfoltimento della chioma e la tipologia di calvizie in atto. In base alla classificazione del tipo di calvizie e alla analisi al microscopio della cute, si prosegue con il test del capello. Il tricogramma è un’analisi del capello molto approfondita che delinea nel dettaglio lo stato di salute dello stesso, oltre a questo tipo di esame, il tricologo si può avvalere di test come:
- Wash test: si utilizza per contare il numero di capelli persi durante il lavaggio. La procedura prevede di non lavare i capelli per 3 giorni e al momento del lavaggio contare i capelli caduti trattendoli posando una garza sullo scarico. In seguito i capelli trattenuti vengono studiati per corposità e quantità.
- Pull test: viene impiegato per studiare la resistenza dei capelli al momento della loro trazione. Anche in questo caso il test va applicato sui capelli non lavati recentemente.
- Sebotromia: attraverso questo test viene misurata la quantità di sebo presente sul cuoio capelluto al fine di valutare i livelli idro-lipidici della cute, che danno problemi di cute secca o grassa.
- Tricometria: in questo caso viene misurato il diametro del capello, il test è utile ad evidenziare anomalie che provocano la debolezza e comportano l’assottigliamento e lo sfibramento del capello.
I test del capello sopraelencati rivelano nel dettaglio i dati specifici che generano diradamento e calvizie nel paziente. Spunti imprescindibili per indicare il trattamento da adottare per chi soffre di precoce caduta dei capelli, motivo per cui in tricologia gioca un ruolo determinante la tempestività con cui viene affrontato il problema.
Tricoscopia
È un nuovo metodo non invasivo per la diagnosi delle malattie che colpiscono capelli e cuoio capelluto, come l’ alopecia androgenetica soprattutto femminile, l’alopecia areata e l’alopecia cicatriziale da Lupus.
COME SI ESEGUE TRICOSCOPIA DIGITALE?
Attraverso un particolare microscopio digitale (videodermoscopio) appoggiato sulla superficie del cuoio capelluto è possibile analizzare, senza alcun fastidio per il paziente, vari parametri di struttura e dimensioni dei capelli, nonché la circolazione attorno allo sbocco del capello (ostio follicolare) e la presenza o meno di strutture anomale che lo invadono. Lo strumento, memorizzando le immagini consente anche di valutare l’efficacia delle terapie e l’evoluzione dei disturbi.